Le statine non sembrano esercitare effetto protettivo nei confronti della malattia di Parkinson


In precedenza, alcuni studi avevano trovato che le statine, farmaci che abbassano il colesterolo, erano in grado di offrire benefici protettivi contro la malattia di Parkinson.
Un nuovo studio condotto da ricercatori della Pennsylvania State University College of Medicine e del National Institute of Environmental Health Sciences non è riuscito a riprodurre questa associazione.

Le cause della malattia di Parkinson sono attualmente sconosciute, ma è noto che i danni ai neuroni che producono la dopamina alla fine si traducono in disturbi del movimento caratteristici di questa malattia neurodegenerativa del cervello.

In passato, ricercatori della Pennsylvania State University, avevano trovato una associazione tra alti livelli di colesterolo nel sangue e minore incidenza di Parkinson. Tuttavia, l’evidenza non è stata raggiunta.
Alcuni studi epidemiologici hanno anche segnalato una associazione tra bassa incidenza di Parkinson e uso di statine [ le statine abbassano i livelli del colesterolo LDL ].

Nel nuovo studio, i ricercatori della Pennsylvania State University hanno cercato di testare questa associazione.
Sono state prese in esame le persone che hanno partecipato allo studio Atherosclerosis Risk in Communities.

Dall'analisi è emerso che alti livelli di colesterolo totale e di colesterolo LDL erano associati a un minor rischio di Parkinson.

Le statine, tuttavia, non sono apparse proteggere contro la malattia. Inoltre, dallo studio è emerso un aumento del rischio a lungo termine di Parkinson tra gli utilizzatori delle statine. ( Xagena2015 )

Fonte: Movement Disorders, 2015

Neuro2015 Endo2015 Farma2015


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